Libero Grassi, il ricordo di un UOMO LIBERO

Il 29 agosto 1991 la mafia uccideva a Palermo Libero Grassi, un imprenditore onesto e coraggioso ma soprattutto un Uomo Libero, capace di dire NO all’imposizione del pizzo, fino a pagare con la propria stessa vita la forza ed il coraggio di denunciare apertamente i suoi estorsori.

Oggi, trentadue anni dopo il suo sacrificio, l’esempio di Libero Grassi continua ad essere un punto di riferimento per tutti noi nella battaglia quotidiana sul territorio, a fianco degli imprenditori e di tutte le vittime di racket ed usura, facendo squadra con lo Stato per vincere definitivamente la sfida per il trionfo della libertà e dell’onestà!

Pozzallo, estorsore arrestato grazie alle denunce della vittima

Il Coordinamento regionale di “Sos Impresa – Rete per la legalità” con la neonata associazione di Ragusa, esprime plauso e ringraziamento alla Polizia di Stato, in particolare alla Squadra Mobile di Ragusa, per l’operazione che ha condotto all’arresto in flagranza di reato di un 33enne di Pozzallo, ritenuto responsabile di continue estorsioni ai danni di un commerciante del luogo.

L’arresto dell’uomo, cui si è giunti grazie alla tempestiva azione condotta in sinergia tra le forze di Polizia e la Procura della Repubblica di Ragusa, è stato reso possibile dalla decisiva collaborazione della vittima dell’estorsione che ha trovato la forza di ribellarsi e denunciare tutto.

“Lo Stato c’è e nel momento in cui si riesce a fare squadra arrivano risultati non indifferenti”, commenta Eugenio Di Francesco, vicepresidente regionale Sos Impresa – Rete per la legalità Sicilia e presidente dall’Associazione antiracket di Ragusa. 

“L’operazione svolta con la guida del Questore, Dott. Vincenzo Trombadore, è un importante segnale di riscatto, coraggio e libertà, una pagina nuova per l’intero territorio ragusano. C’è bisogno di maggiore fiducia verso le forze dell’ordine, bisogna riscoprire il senso civico della denuncia, un nostro diritto ma anche dovere, oltreché un atto di convenienza per tutti gli imprenditori. 

Grazie all’ausilio della Prefettura di Ragusa, con S.E. il Prefetto Ranieri, che ha voluto con grande impegno la nascita dell’associazione come presidio di legalità, dando gli strumenti a tutti gli imprenditori vittime di estorsione, usura e condizionamento ambientale, per non rimanere soli ed essere aiutati dallo Stato. Solo così, facendo squadra, possiamo liberarci veramente dal cancro della criminalità che perseguitano la dignità e la libertà delle persone e la nostra associazione antiracket è lì proprio per questo”.