Operazione antimafia Nebrodi, affermazione dei valori di legalità e giustizia. Denunce degli imprenditori ancora una volta fondamentali

«La nuova operazione antimafia condotta in provincia di Messina ed in particolare sui Nebrodi dagli uomini dell’Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato, coordinati dalla Procura Distrettuale Antimafia di Messina, ai quali esprimiamo indistintamente il nostro plauso e ringraziamento, rappresenta ancora una volta un forte ed importante segnale di presenza dello Stato sul territorio», dichiara Giuseppe Scandurra, Vice Presidente Nazionale Sos Impresa – Rete per la Legalità.

«Non si tratta soltanto dell’ennesimo duro colpo inferto criminalità organizzata ma soprattutto di un’ulteriore affermazione dei valori di legalità e giustizia a garanzia della popolazione onesta del territorio nebroideo, che si contraddistingue per laboriosità, dedizione e professionalità nei vari contesti lavorativi ed imprenditoriali, e che non è più disposta a veder infangata la propria storia da quella frangia che pensa di prevaricarne diritti e libertà.

Siamo particolarmente grati agli inquirenti che, nell’illustrare davanti agli organi di informazione i particolari dell’operazione brillantemente condotta, non hanno mancato di sottolineare la fondamentale importanza della denuncia da parte di decine di imprenditori che, in questa come in altre occasioni, hanno dimostrato coraggio affidandosi alle forze di polizia, denunciando soprusi e intimidazioni patite per lungo tempo, contribuendo così in maniera determinante a porre un freno al sistema criminale. Altresì prezioso dunque l’invito ribadito a tutti di denunciare le dinamiche illegali di cui eventualmente abbiano conoscenza.

Sos Impresa – Rete per la legalità, con i coordinamenti nazionale e regionale ed attraverso le associazioni attive sul territorio, proseguirà quindi senza sosta nella propria attività di sensibilizzazione alla denuncia e di convincimento che soltanto scegliendo di fare squadra insieme alle Istituzioni dello Stato si possono raggiungere risultati sempre più straordinari nell’affermazione della dignità e della libertà delle persone».

Operazione “Terra Bruciata”, Scandurra: “Una ventata di aria pulita, grazie a Carabinieri e Magistratura”

“Arriva una ventata di aria pulita in un territorio purtroppo a lungo condizionato dalla presenza della criminalità organizzata che ha impedito di respirare a numerosi imprenditori e famiglie oneste”. Lo afferma Giuseppe Scandurra, Vice Presidente Nazionale di Sos Impresa – Rete per la Legalità, commentando l’operazione “Terra Bruciata” che all’alba di oggi ha visto l’esecuzione da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania di misure cautelari nei confronti di oltre 30 indagati accusati tra l’altro di associazione di tipo mafioso, estorsione ed associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. 

L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia etnea, ha consentito di disarticolare i componenti del gruppo mafioso dei Sangani, operante nella zona di Randazzo, inquadrato nel clan Laudani. 

“Si tratta di un pesantissimo colpo inferto dallo Stato nei confronti di chi per anni, come documentato dagli inquirenti, ha esercitato un asfissiante e capillare controllo del territorio ai danni di attività economiche della zona – aggiunge Scandurra – i cui titolari venivano intimiditi con minacce e danneggiamenti per sottostare al pagamento del pizzo. 
Proprio a quegli imprenditori, come coordinamento nazionale e regionale di Sos Impresa – Rete per la Legalità e con le nostre associazioni antiracket operanti sul territorio, vogliamo ribadire la vicinanza della nostra associazione, pronta a sostenerli ed accompagnarli nel loro percorso, con la certezza che solo il coraggio della denuncia può contribuire a recuperare la libertà perduta. 

Un grazie infine va alla Magistratura ed Carabinieri che con questa operazione hanno ridato un po’ di serenità a comunità che purtroppo negli anni hanno dovuto subire anche il trauma di gravissimi fatti delittuosi come quelli del 1993 con gli omicidi a Randazzo”.

Operazione antimafia Barcellona, Scandurra: “Ennesima dimostrazione della presenza forte dello Stato”.

“L’operazione condotta stamani, con l’esecuzione di 86 misure cautelari da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Messina che ha disarticolato l’operatività della famiglia mafiosa dei Barcellonesi  nel costante tentativo di infiltrazione in attività imprenditoriali, sia nel settore della commercializzazione di prodotti ortofrutticoli che nella conduzione dei locali notturni e ricreativi del litorale tirrenico, rappresenta l’ennesima dimostrazione della presenza forte dello Stato sul nostro territorio”, afferma il vice presidente nazionale di Sos Impresa – Rete per la legalità Pippo Scandurra.  

“Proprio in quel comprensorio, l’attività costante del nostro movimento, con le associazioni locali di Rete per la Legalità Messina, presieduta da Giuseppe Ruggeri, Barcellona presieduta da Rosario Triolo, e Milazzo, presieduta da Francesco Arcadi, ha portato a significative collaborazioni di alcuni imprenditori con le forze dell’ordine e la magistratura.

Il nostro ringraziamento va oggi alla DDA di Messina, al Procuratore Maurizio De Lucia e ai suoi Sostituti, ai Carabinieri tutti del Comando Provinciale di Messina, per l’ennesimo duro colpo inferto alla criminalità organizzata, ad ulteriore garanzia e tutela della gente onesta nonché stimolo per tutti gli imprenditori a fidarsi dello Stato e denunciare ogni tipo di ingerenza da parte della malavita”.