Operazione “Sabbie Mobili”, Scandurra: “Ennesimo colpo dello Stato al racket. Invito alle vittime a denunciare”

“Agli inquirenti della Procura Distrettuale Antimafia di Catania ed alla Polizia di Stato va il nostro ringraziamento per l’ennesimo blitz che ha consentito di liberare decine di commercianti ed imprenditori dall’asfissiante zavorra dei taglieggiatori che per anni hanno imposto il pizzo”. 

Lo afferma Giuseppe Scandurra, Vice Presidente Nazionale di Sos Impresa – Rete per la Legalità, commentando l’operazione “Sabbie Mobili” condotta all’alba di oggi della Polizia di Stato di Catania che ha permesso di sgominare il clan di Lineri, appartenente all’associazione mafiosa dei Santapaola-Ercolano, dedito alle richieste estorsive ai danni di imprenditori e commercianti nell’area del capoluogo etneo.

“Un’inchiesta che ancora una volta vede al centro le denunce degli imprenditori vessati, ai quali Sos Impresa – Rete per la Legalità, assieme all’associazione di Catania presieduta da Rosario Colombrita, manifesta tutta la propria vicinanza e la disponibilità ad accompagnarli nel loro percorso. In tal senso non possiamo che condividere la forte presa di posizione espressa quest’oggi dal Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato Prefetto Francesco Messina, che ha riferito della diffidenza ancora esistente da parte di molte parti offese a sporgere denuncia. Il nostro movimento sottolinea dunque ancora una volta l’invito a tutte le vittime di racket ed usura ad affidarsi allo Stato, nella certezza che non rimarranno mai da sole e che solo facendo tutti la nostra parte fino in fondo la battaglia contro la criminalità potrà essere vinta”.

Arresti per estorsione a Montalbano Elicona, Scandurra: “Grazie a Carabinieri e Magistratura. Ancora una volta fondamentali le denunce delle vittime”.

“Gli arresti per estorsione eseguiti all’alba di oggi dai Carabinieri nei confronti di soggetti ritenuti responsabili di aver posto in essere reiterate minacce di morte ed aggressioni in danno di alcuni proprietari di terreni di Montalbano Elicona, è un ennesimo importante segnale della presenza costante dello Stato sul territorio messinese e nebroideo”, commenta il vice presidente nazionale di “Sos Impresa – Rete per la Legalità”, Giuseppe Scandurra.

“Il nostro ringraziamento va alle Forze dell’Ordine, nello specifico ai Militari dell’Arma dei Carabinieri, ed agli organi giudiziari di Barcellona Pozzo di Gotto. Ancora una volta – conclude Scandurra – si ribadisce il valore fondamentale delle denunce delle vittime. Sos Impresa – Rete per la legalità, attraverso il proprio coordinamento regionale, sarà come sempre al fianco di queste vittime così come di tutti coloro i quali con la denuncia hanno contribuito nel passato e contribuiscono ogni giorno in maniera decisiva affinché si ponga fine a intimidazioni e vessazioni ai danni di persone e lavoratori onesti”.

Processo Alastra, accolte le costituzioni di parte civile di Rete per la legalità Sicilia e Acis

“Apprendiamo con soddisfazione dell’accoglimento delle costituzioni di parte civile di Rete per la Legalità Sicilia e dell’Acis di Sant’Agata di Militello, nel del processo Alastra”, lo afferma il vice presidente nazionale di Sos Impresa – Rete per la legalità Pippo Scandurra. “Il sacrificio coraggioso della denuncia fatto dagli imprenditori è determinante per scardinare definitivamente il sistema imposto sui territori dalla criminalità organizzata – continua Scandurra – per questo continueremo ad essere costantemente al fianco di tutte le vittime del racket delle estorsioni e dell’usura”.

Questa mattina all’udienza preliminare celebrata al Tribunale di Palermo il Gup ha accolto le 19 richieste di costituzione di parte civile già formalizzate nella precedente udienza, tra cui oltre a Sos Impresa – Rete per la legalità Sicilia” e Acis Sant’Agata Di Militello – Nebrodi, rappresentate dall’avvocato Salvatore Mancuso, anche quelle di vari imprenditori parti offese nel procedimento, alcuni dei quali rappresentati dall’avvocato Fausto Amato.

 Il processo Alastra vede a giudizio 13 imputati con le accuse a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione aggravata. Per dodici degli imputati che ne avevano fatto richiesta, è stato accordato il rito abbreviato.