Arresto di Messina Denaro, spinta di fiducia per tutti quelli che si battono contro la criminalità

L’associazione nazionale SOS IMPRESA RETE PER LA LEGALITÀ APS esprime grande soddisfazione per l’arresto del ricercato numero uno della mafia, Matteo Messina Denaro avvenuto questa mattina da parte dei Carabinieri del ROS comandati dal generale Pasquale Angelosanto. L’operazione è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido.

“Ai vertici della Procura di Palermo e dei Carabinieri del ROS esprimiamo un grande ringraziamento per non aver mai cessato di dare la caccia alla primula rossa della mafia la cui latitanza è durata troppo tempo, ha dichiarato Luigi Cuomo presidente nazionale dell’associazione. Insieme a noi plaudono le tante vittime innocenti di questo sanguinario criminale avvolto da anni in una coltre di mistero e di invincibilità che oggi è stata abbattuta e vinta.”

Anche il vicepresidente vicario di SOS IMPRESA Rpl Pippo Scandurra ha espresso un forte plauso al Generale dei carabinieri Rosario Castello comandante della legione Sicilia e alla Procura di Palermo per l’importantissima operazione condotta questa mattina: “Eravamo certi che l’Arma dei Carabinieri coordinati e diretti dalla Procura di Palermo sarebbe arrivata a mettere fine alla lunga latitanza dell’ultra ricercato capo della mafia siciliana. L’impegno delle istituzioni nella lotta alle mafie e i successi come quelli di questa mattina rincuorano e rafforzano la fiducia di quanti quotidianamente si battono contro il racket e l’usura denunciando i loro aguzzini.”

Processo Alastra, via all’udienza preliminare. Rete per la legalità Sicilia e Acis parti civili

Si è aperta questa mattina al Tribunale di Palermo l’udienza preliminare a carico di 13 imputati, destinatari della richiesta di rinvio a giudizio nell’abito dell’operazione Alastra con le accuse a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione aggravata.

Di fronte al Gup, sono state presentate 19 costituzioni di parti civili tra le quali quelle di “Sos Impresa – Rete per la legalità Sicilia”, Acis Sant’Agata Di Militello – Nebrodi, rappresentate entrambe dall’avvocato Salvatore Mancuso, “Sos Impresa” Palermo, con l’avvocato Maria Luisa Martorana, e alcuni imprenditori parti offese nel procedimento con la rappresentanza degli avvocati Fausto Amato e Angelo Tudisca.

Tra le richieste di costituzione di parte civile anche quelle di numerose associazioni tra cui la palermitana Addio Pizzo ed il comune di Castel Di Lucio. Il Gup ha quindi aggiornato l’udienza al prossimo 10 giugno per esprimersi, oltreché sull’ammissione delle parti civili, anche sulle richieste di riti alternativi avanzate dai legali delle difese.

All’udienza preliminare erano presenti il vice presidente nazionale di “Sos Impresa – Rete per la legalità” Pippo Scandurra, ed il presidente dell’Acis di Sant’Agata Di Militello Giuseppe Foti, coordinatore regionale di Rete per la legalità.

“La costituzione di numerose parti civili è sempre un segnale significativo di presenza sul territorio al fianco delle vittime di racket e usura – ha commentato Scandurra –. L’auspicio importante è che comunque le associazioni siano vive sui territori di appartenenza accompagnando concretamente e fattivamente gli imprenditori nel difficile percorso della denuncia e dell’affrancamento dall’oppressione della criminalità”.