Rete per la Legalità a fianco degli imprenditori che denunciano. Nuova costituzione di parte civile a Messina

Arriva una nuova importante costituzione di parte civile da parte delle associazioni antiracket del territorio, nel processo apertosi nei giorni scorsi al Tribunale di Messina a carico di un soggetto, ritenuto dagli inquirenti affiliato alla criminalità organizzata, imputato per estorsione e rapina nei confronti di un imprenditore locale.

Rappresentate dagli avvocati Antonino Todaro e Marco Conti Gallenti, Rete per la Legalità Sicilia aps e Rete per la Legalità Messina aps si sono costituite a fianco della vittima, titolare di un’impresa edile, che coraggiosamente ha denunciato i diversi atti intimidatori e vessatori che è stato costretto a subire. “Denunciare simili reati è assolutamente importante a tutti i livelli”, sottolinea Giuseppe Scandurra, vice presidente nazionale “Sos Impresa – Rete per la Legalità, presente in aula alla costituzione in giudizio insieme al vice presidente di Rete per la Legalità Messina, Pasquale Casale. “Il contrasto più efficace a queste forme di taglieggiamento sono proprio le denunce circostanziate da parte di aziende ed imprenditori vessati – conclude Scandurra – che, grazie al sostegno dello Stato ed alla vicinanza delle associazioni antiracket, possono guardare con maggiore fiducia e serenità al loro futuro”.

Processo “Sotto Scacco”, tra le vittime anche l’imprenditore Condorelli. Scandurra: fondamentale il valore della costituzione di parte civile

Ha preso il via nell’aula bunker del carcere Bicocca di Catania il processo “Sotto Scacco” che, tra le numerose vittime, vede Giuseppe Condorelli, socio onorario di “Sos Impresa – Rete per la Legalità”.

In tutto 78 gli imputati che si dovranno presentare davanti al Gup Luigi Barone. Andrea Bonomo e Giuseppe Sturiale, per rispondere dei reati commessi nei  territori dei comuni etnei, Catania. Paternò, Belpasso.

Diverse le costituzioni di parte civile, tra cui: l’avv. Fausto Amato per “Sos Impresa Sicilia”; l’avv. Caterina Galati Rando per l’“Acis Sant’Agata  di Militello”, per l’associazione A.S.A.A.E. (legata alla “Rete per la Legalità”) nella quale c’è anche l’ingegnere Colombrita, e per Giuseppe Condorelli; l’avv. Sandro Mascali per “Addiopizzo Catania”; l’avv. Salvatore Grosso per l’associazione “Alfredo Agosta”;  l’Inps  e il Comune di Belpasso.

Presenti in aula il vice-presidente nazionale di “Sos Impresa”, Giuseppe Scandurra, insieme al presidente di Catania, l’ing. Colombrita, il coordinatore regionale della Sicilia della “Rete per la legalità”, Pippo Foti, e diversi esponenti nazionali e regionali dell’organizzazione come Matteo Pezzino, Mauro Magnano ed Eugenio Di Francesco.

Un momento importante, quasi storico, sul fronte della lotta alla criminalità mafiosa.

«Momenti come quello che stiamo vivendo a Catania – afferma il vicepresidente nazionale, 

Giuseppe  Scandurra –  sottolineano il valore della costituzione di parte civile che vuol dire stare al fianco degli imprenditori, dal momento della denuncia sino a quando sono in grado di riprendere in mano la loro vita. Questo anche per fare in  modo che la loro attività riprenda più forte e più bella di prima. E’ il valore della solidarietà che si esprime nella sua pienezza».

Processo Alastra, accolte le costituzioni di parte civile di Rete per la legalità Sicilia e Acis

“Apprendiamo con soddisfazione dell’accoglimento delle costituzioni di parte civile di Rete per la Legalità Sicilia e dell’Acis di Sant’Agata di Militello, nel del processo Alastra”, lo afferma il vice presidente nazionale di Sos Impresa – Rete per la legalità Pippo Scandurra. “Il sacrificio coraggioso della denuncia fatto dagli imprenditori è determinante per scardinare definitivamente il sistema imposto sui territori dalla criminalità organizzata – continua Scandurra – per questo continueremo ad essere costantemente al fianco di tutte le vittime del racket delle estorsioni e dell’usura”.

Questa mattina all’udienza preliminare celebrata al Tribunale di Palermo il Gup ha accolto le 19 richieste di costituzione di parte civile già formalizzate nella precedente udienza, tra cui oltre a Sos Impresa – Rete per la legalità Sicilia” e Acis Sant’Agata Di Militello – Nebrodi, rappresentate dall’avvocato Salvatore Mancuso, anche quelle di vari imprenditori parti offese nel procedimento, alcuni dei quali rappresentati dall’avvocato Fausto Amato.

 Il processo Alastra vede a giudizio 13 imputati con le accuse a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione aggravata. Per dodici degli imputati che ne avevano fatto richiesta, è stato accordato il rito abbreviato.