Nasce il Coordinamento della Rete per la Legalità Sicilia, Associazioni e Fondazioni contro il racket e l’usura

FOTO Comunicato stampa

Giuseppe Foti, Presidente dell’ACIS Antiracket di Sant’Agata Militello, Storica associazione nata negli anni 90, eletto all’unanimità dall’Assemblea alla presenza di 15 Associazioni, Coordinatore Regionale.

Non il solito organismo, non la solita realtà che, dietro alle sigle e i simboli, nasconde le passerelle e le velleità da parte di alcuni. Il Coordinamento siciliano della Rete per la Legalità, Associazioni e Fondazioni contro il racket e l’usura, nasce per andare in aiuto di coloro che, da soli o riuniti in associazioni, necessitano di sostegno dopo anni di vessazioni e difficoltà causati dalle morse del racket e dell’usura. Ma anche per dialogare in maniera più diretta e concreta con i legislatori al fine di pervenire a normative che rispondano alle reali esigenze di chi vive sulla propria pelle le conseguenze di entrambi i fenomeni.
La sua costituzione è avvenuta alla fine di un convegno sul “Contrasto al racket e all’usura” organizzato da SOS Impresa Sicilia e dalla Rete per la Legalità nazionale, presente il Commissario straordinario per il governo delle iniziative antiracket e antiusura, Prefetto Annapaola Porzio, il Procuratore della DIA di Messina Maurizio De Lucia, Salvatore De Luca Procura di Palermo, il Gen. Giuseppe Governale, direttore della DIA. Il dibattito e gli interventi sono stati principalmente sul tema e il ruolo delle vittime e delle associazioni, con un occhio alle tecniche di indagine, alle strategie processuali, alle prospettive di riforma legislativa e al reato di corruzione. Un momento di confronto nel quale la voglia di cambiamento è stata espressa a più voci da quanti hanno preso parte al convegno. Ognuno con la propria storia, ognuno espressione del proprio territorio, di realtà nelle quali hanno vissuto e spesso continuano a vivere vessati personalmente e come imprenditori dall’usura e dal racket delle estorsioni. Persone alle quali hanno bruciato automezzi, terreni, appartamenti, ricattati, minacciati, costretti anche a chiudere le loro aziende pur di non piegarsi alle richieste di turno.

Sono intervenuti: Giuseppe Antoci, che ha raccontato la storia del suo attentato e gli effetti straordinari che si sono ottenuto tramite il protocollo di legalità contro la mafia dei pascoli. Salvatore Cernigliaro Presidente di Solidaria, Alessandro Ficile Rete Madonie, Matteo Pezzino Vice Pres. Reg. Confartigianato, Giuseppe Scandurra Rete Antiracket Nazionale, Nino Tilotta Pres. SOS Impresa Palermo, l’avv. Fausto Maria Amato, responsabile nazionale dell’ufficio legale di “SOS Impresa – Rete per la Legalità, che Rivolgendosi al Commissario ha sollecitato a promuovere nuove iniziative e confronti cosi come richiesto, alcuni giorni fa dal Sottosegretario Luigi Gaetti che ci ha convocato al Viminale per discutere sulla normativa della legge 44.

«Quello che serve oggi – afferma l’avvocato Amato – è un’azione chiara e netta che possa chiarire tutti i dubbi e a fare la differenza. Il movimento antiracket deve essere veramente aiutato, e avere la possibilità di progettare insieme strumenti efficaci. Su questo dobbiamo ragionare per rimettere in moto un meccanismo che sta avendo da tempo grosse difficoltà a funzionare.” Cambiare le cose, però, senza dimenticare da dove si è partiti. «Ricordiamo che Palermo è la città in cui è nato Libero Grassi – sottolinea Luigi Cuomo, presidente nazionale di SOS Impresa – Rete per la Legalità -, la città in cui comincia quell’avventura che ha poi contaminato buona parte del Paese. Quello che registriamo oggi è l’incapacità del movimento antiracket e antiusura di esprimere il senso della difficoltà, dovuta per esempio al fatto che le Prefetture cancellano le Associazioni che non dimostrano la continuità delle loro attività. In molti casi, invece, sarebbe più giusto sostenerle per far loro ritrovare la strada dell’impegno e del servizio alla collettività. Un’associazione che fa il proprio dovere, il proprio lavoro, aiutando l’imprenditore a denunciare, svolge un importante servizio sociale. Aiuta la società a liberarsi dalla criminalità. Ci vuole senza dubbio un’analisi nuova, un’organizzazione nuova, un modello diverso da quello attuale, ma bisogna anche ritrovare la credibilità e ripartire con la consapevolezza che da soli non andiamo da nessuna parte».

«Devo innanzitutto ringraziare tutti i miei predecessori ha dichiarato il Commissario Antiracket Prefetto Porzio, sono convinta che non può esistere una lotta se non c’è dialogo tra Vittima e Stato. Le associazioni per noi sono fondamentali, ci hanno aiutato e devono continuare ad aiutarci. Per loro, però, è anche giunto il momento che facciano, non dico autocritica, ma sintesi delle esperienze fatte. Devono fare i conti anche loro, come sto cercando di fare io, con una realtà che è mutata in maniera evidente per tutti. Bisogna pensare che forse nella mentalità, nelle coscienze dei cittadini italiani, il tema della lotta alla criminalità organizzata si è un po’ assopito. Dobbiamo fare rete. Io sono disposta ad aiutarvi, accettando ogni possibile suggerimento e consiglio. Sono, del resto, stata sempre convinta che le voci tutti uguali non ci sono utili. A noi serve la differenza, giusta, sana, corretta. È ciò che apprezzo più di tutto, è per me sostanziale perché nella differenza si cresce. E si impara».

Buoni i presupposti di partenza, buoni gli auspici per un futuro nel quale dovrà andare a lavorare la neonata Rete per la Legalità Sicilia, Associazioni e Fondazioni contro il racket e l’usura e la corruzione, che in Giuseppe Foti ha trovato il suo coordinatore siciliano.
Il confronto, il dialogo, saranno la priorità di questa Rete, per questo sono nati i vari Coordinamenti Provinciali nei territori più rappresentati. Provincia di Messina, Siracusa, Catania, Ragusa, Caltanissetta, Trapani, Palermo. Queste provincie con i loro presidenti hanno costituito questo Coordinamento Regionale.

«Non si tratta dell’ennesimo organismo che si vede una volta ogni tanto e guarda a distanza coloro che chiedono concretezza – ribadisce Foti –, ma sarà prima di tutto un atteggiamento diverso nei confronti di tutti quei siciliani che subiscono non volendosi piegare ad alcun tipo di sopruso. Pronto a lavorare come e più di prima per fare in modo che la Sicilia si dimostri capace e desiderosa di fare la differenza».

«Fondamentale questo – ha ribadito in conclusione Lino Busà Presidente storico di SOS Impresa, che poi è quella che fa la differenza. Siamo sotto il simbolo della legalità e il logo stesso, colorato allegro, vivace con il segno di quanto deve essere energico il nostro intervento. Vogliamo e possiamo essere modello per il Paese».

Alla fine dei lavori Giuseppe Scandurra, congratulandosi con il nuovo Presidente Regionale, auspica che altre realtà siciliane aderiscano a questa Rete per la Legalità, che già è composta da 15 Associazioni.

“Una nuova stazione antiracket, per far crescere le denunce e difendere l’economia legale dalle infiltrazioni mafiose”

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Una delegazione delle associazioni antiracket e antiusura della provincia di Messina ed i vertici di SOS IMPRESA-RETE PER LA LEGALTA’ hanno incontrato questa mattina il sottosegretario all’Interno dott. Luigi Gaetti. L’incontro si è svolto in un clima di grande cordialità e condivisione. La delegazione guidata dal presidente nazionale di SOS IMPRESA Luigi Cuomo e da Pippo Scandurra, hanno esposto al sottosegretario alcune considerazioni in merito alla difficile fase che oggi attraversa l’intero movimento azionale antiracket e antiusura ed hanno avanzato alcune proposte operative per avviare una nuova fase di ricostruzione organizzativa e strategica del movimento.

Abbiamo chiesto al sottosegretario Gaetti – ha dichiarato Luigi Cuomo – di farsi promotore di un Forum nazionale delle associazioni antiracket e antiusura che ridefinisca analisi, strategie, organizzazioni e nuove regole finalizzate al rilancio e rafforzamento delle associazioni, nel comune interesse teso a far crescere in tutta Italia la cultura della denuncia e, in questo modo, contribuire a liberare l’economia legale dai condizionamenti mafiosi che rischiano, rafforzando le mafie, di mettere in discussione anche la democrazia del nostro Paese.”. “Questo momento storico per il movimento antiracket e antiusura – ha proseguito Cuomo – segna una fase di grande difficoltà che, però, vanno superate attraverso il rilancio e la riorganizzazione delle associazioni, partendo da iniziative che in tempi rapidi superino vecchi, inutili e dannosi steccati che dividono e indeboliscono l’intero movimento antiracket, vanno ricercati tutti gli elementi di unità e di forza per far crescere le denunce e rappresentare al meglio le istanze delle vittime del racket e dell’usura.

La crescita del numero delle denunce, la solidarietà verso le vittime e le politiche di prevenzione del rischio usuraio ed estorsivo sono gli obiettivi fondamentali a cui devono tendere tutte le associazioni antiracket e antiusura.” – ha dichiarato Pippo Scandurra-. “La strada maestra per conseguire questi risultati – ha proseguito Scandurra – passa attraverso un più forte rafforzamento dei rapporti di collaborazione con le istituzioni, le forze dell’ordine e la magistratura. Un nuovo e migliore rapporto tra associazioni, Prefetture, forze dell’ordine e magistratura è fondamentale per superare problemi e criticità che hanno purtroppo segnato alcune associazioni antiracket ed alcuni simboli dell’antimafia che, nel recente passato, si stanno rivelando diversi da quello che volevano rappresentare.

La FAI Antiracket Sant’Agata di Militello saluta il Vice Questore Dott. Daniele Manganaro

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Giovedì 30 agosto alle ore 18.30, presso la sede sociale della FAI Antiracket Sant’Agata di Militello Nebrodi ACIS “G.Falcone”, si è svolta una cerimonia di saluto in onore del Vice Questore Dott. Daniele Manganaro in partenza dal Commissariato di Polizia di Sant’Agata di Militello

Il Presidente FAI Antiracket Giuseppe Foti: “Grande stima nei confronti del Vice Questore Dott. Daniele Manganaro. Preziosissimo il suo sostegno nelle innumerevoli iniziative organizzate per diffondere i principi della legalità. Ha fatto davvero tanto per il nostro territorio. A lui vanno i nostri sinceri e migliori auguri. Al nuovo Commissario Cettina Pirrotti, invece, vanno i nostri auguri di buon lavoro”.

All’incontro erano presenti: il Commissario P.S. Cettina Pirrotti,  che fino a dicembre reggerà provvisoriamente le sorti del Commissariato di Sant’Agata Militello, il Sindaco Bruno Mancuso, il Presidente del Consiglio Andrea Barone, il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo Ten. V. Michele Rossano, il dirigente del Commissariato P.S. di Capo d’Orlando Carmelo Alioto, il Capitano dei Carabinieri Fabrizio Macrì, il Comandante dei Vigili Urbani Ten. Vincenzo Masetta, il dirigente del Distretto Sanitario Rosalia Caranna, il primo presidente e socio fondatore dell’ACIS Gaetano Zuccarello e alcuni membri del direttivo della FAI Antiracket. L’incontro si è concluso con la consegna di una targa ricordo e con la nomina del Vice Questore a Socio Onorario della FAI Antiracket di Sant’Agata Militello.

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Laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Messina nel 2001, il Vice Questore Manganaro ha conseguito un Master di secondo livello in Scienza della Sicurezza presso l’Università La Sapienza di Roma e una Laurea Specialistica in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, nel novembre 2010, presso l’Università degli studi di Catania. Nel febbraio del 2014 prendeva servizio quale Dirigente del Commissariato di Sant’Agata Militello improntando la sua attività di polizia giudiziaria verso la tutela della salute pubblica, dedicandosi prevalentemente ad ecomafie ed agromafie. Molti gli interventi per la tutela dell’ambiente, notevoli le iniziative di contrasto all’abigeato, alla macellazione clandestina ed alla messa in commercio di alimenti pericolosi per la salute umana. Nota alle cronache la vicenda che lo ha visto protagonista, la notte fra il 17 e il 18 maggio 2016 quando, con grande di spirito di abnegazione, insieme ai suoi uomini e agli uomini della scorta, ha salvato la vita da un agguato mafioso l’allora Presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci.

SANT’AGATA MILITELLO – Cerimonia di saluto al Tenente della Guardia di Finanza Alessio Alvino presso la Sede FAI

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Lunedì 16 luglio 2018 alle ore 17.00, presso la Tenenza della Guardia di Finanza di Sant’Agata Militello e successivamente, alle ore 18.30, presso la sede sociale della FAI Antiracket Sant’Agata Militello, si sono svolte due cerimonie di saluto in onore del Tenente Dott. Alessio Alvino organizzate rispettivamente dall’A.N.F.I. (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia) e dalla F.A.I. Antiracket di Sant’Agata Militello.

Il Presidente ANFI Sant’Agata Militello Cav. Uff. Sten. Giuseppe Sturniolo: “Al Tenente Alvino rivolgo un grande ringraziamento per il lavoro svolto nell’arco di questi cinque anni. L’augurio è di un futuro ricco di traguardi e soddisfazioni. Al nuovo Comandante, Tenente Alessandro Arpaia, benvenuto e auguri di buon lavoro”.

Il Presidente FAI Antiracket Sant’Agata Militello Giuseppe Foti: “Tante le iniziative organizzate con la Guardia di Finanza di Sant’Agata Militello e forte la sinergia creatasi con il Tenente Alvino. A lui vanno i nostri ringraziamenti e i migliori auguri”.

Dopo i saluti del Presidente della FAI Antiracket Giuseppe Foti e dell’ex Presidente Nazionale della FAI Giusepe Scandurra, sono intervenuti il Sindaco Bruno Mancuso, il Vice Questore Daniele Manganaro e il Ten. Alessio Alvino che ha ringraziato tutti per l’effetto dimostrato in questi anni di servizio presso la Tenenza di Sant’Agata Militello.

Erano presenti: il nuovo Tenente Alessandro Arpaia,  che subentrerà al comando della Tenenza dalla prossima settimana, il Presidente del Consiglio Andrea Barone, il Commissario P.S. Cettina Pirrotti, il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo Ten. V. Michele Rossano, il Presidente della Sezione ANFI “Fin. Maurizio Gorgone” S.Ten. Giuseppe Sturniolo, il primo presidente e socio fondatore dell’ACIS Gaetano Zuccarello e alcuni membri del direttivo della FAI Antiracket Gabriele Miceli, Salvatore Alessandro e Andrea Sturniolo. Entrambi gli incontri si sono conclusi con la consegna di una targa ricordo.

Il Tenente Alessio Alvino, 43 anni di Atripalda (AV), sposato e padre di due figli, laureato in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Salerno, si è insediato a Sant’Agata nel febbraio del 2013. Numerose sono state le operazioni messe a segno dalla Guardia di Finanza, a guida Alvino, che hanno portato al recupero di indebite percezioni di contributi europei o indennità previdenziali, alla scoperta di truffe, assenteismo o altre attività illecite. Al suo posto il Tenente Dott. Alessandro Arpaia, 26 anni il prossimo ottobre, nativo di Palermo ma a lungo residente in Campania. 

PALERMO – Evento pubblico per rendere noti i dati dello “Sportello di Solidarietà” presso la sala “Prefetto Dalla Chiesa”

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Venerdì 15 aprile alle ore 9:30, presso la sala “Prefetto Dalla Chiesa” della Prefettura di Palermo,  si è tenuto un convegno per riflettere del fenomeno delle estorsioni oggi e per rendere noti pubblicamente gli straordinari risultati maturati in questi anni dallo Sportello di Solidarietà di Palermo.

Nel corso dell’evento sono intervenuti il Prefetto di Palermo Antonella De Miro, il presidente onorario della F.A.I. Tano Grasso, il Commissario Straordinario Antiracket Santi Giuffrè ed, infine, i rappresentati dello Sportello di Solidarietà di Palermo. Presente anche il Presidente F.A.I. Antiracket di Sant’Agata Militello Giuseppe Foti.

Lo Sportello di Solidarietà, nato da persone che provengono dall’esperienza di Addiopizzo, ha lavorato negli ultimi tre anni in partenariato con l’Ufficio del Commissario Straordinario Antiracket e la F.A.I. Lo Sportello di Solidarietà fonde insieme competenze, umane e professionali, in campo giuridico, economico e psicologico, e li mette a servizio gratuito delle vittime di racket e usura.

SANTO STEFANO DI CAMASTRA – Presentato a Palazzo Armao il libro “Storia del Movimento Antiracket 1990 – 2015”

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Giovedì 14 aprile 2016, alle ore 9,30, nella suggestiva sala delle conferenze di Palazzo Armao a Santo Stefano di Camastra, è stato presentato il quarto volume della collana “Arcipelago, Mafie – Economia – Impresa” dal titolo: “Storia del Movimento Antiracket. 1990 – 2015”, di Filippo Conticello ed edito da Rubettino.

L’iniziativa è stata organizzata dalla F.A.I. Antiracket, con il patrocinio del Comune di Santo Stefano di Camastra. Sono intervenuti. il Presidente Nazionale della F.A.I., Giuseppe Scandurra; il testimone di giustizia, Stefano Vento; il Sostituto Procuratore della Repubblica di Patti, Maria Milia. Moderatore Francesco Pizzuto, responsabile Ufficio Legale F.A.I. Presente anche il Presidente F.A.I. Antiracket di Sant’Agata Militello Giuseppe Foti. Il convegno ha visto la partecipazione degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore A. Manzoni e del Liceo Artistico “Ciro Emanuele Esposito”.

SANT’AGATA MILITELLO – Serata alla sede della F.A.I. con i ragazzi dell’Associazione Agorà e dell’I.T.E.T. Statale “Tomasi di Lampedusa”

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Giorno 11 aprile 2016, presso la sede della F.A.I. Antiracket di Sant’Agata Militello, il presidente Giuseppe Foti e i membri del direttivo, hanno voluto ringraziare i ragazzi dell’Associazione Agorà e dell’I.T.E.T. Statale “G. Tomasi di Lampedusa”, accompagnati dalla prof.ssa Teresa Carrara per il supporto organizzativo offerto in occasione della visita del Capo della Polizia Alessandro Pansa lo scorso 12 marzo 2016. L’evento, organizzato per commemorare il 25° anniversario della costituzione dell’A.C.I.S. di Sant’Agata Militello, ha visto la partecipazione di numerosissime autorità civili, militari e religiose provenienti da tutta la Sicilia. Al termine della serata i ragazzi hanno ricevuto un attestato ricordo.

MESSINA – XXI giornata dell’impegno e della memoria “Ponti di memoria, luoghi di impegno” a cura di Libera

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Siamo qui per voi familiari, per la vostra speranza ostinata. Ci avete chiesto di dire no all’inganno della memoria di circostanza, ma l’impegno a realizzare gli ideali per cui sono vissute le vittime innocenti di mafia”. Le parole di Don Luigi Ciotti hanno risuonato forti in Piazza Duomo, dove si sono riversati gli oltre 20mila partecipanti alla XXI giornata dell’impegno e della memoria “Ponti di memoria, luoghi di impegno” promossa da Libera e che quest’anno si è volta a Messina.

Il corteo ha attraversato la città, con i canti e i colori dei tanti giovani che hanno camminato accanto ai familiari delle vittime innocenti della mafia, così come del terrorismo, in cerca di verità e giustizia. Presenti alla manifestazione: l’arcivescovo Antonio Raspanti, il Questore Giuseppe Cocchiara, il Presidente della Commissione Nazionale Antimafia Rosi Bindi, il Governatore Rosario Crocetta, il Presidente Nazionale F.A.I. Antiracket Giuseppe Scadurra e i vertici provinciali delle forze dell’ordine. Nel pomeriggio la giornata è proseguita con il lavoro dei gruppi tematici, nelle principali scuole cittadine e al Palacultura.

TERME VIGLIATORE – Incontro con Don Luigi Ciotti presso i locali del Mojito’s Cafè

FAI - Incontro con Don Luigi Ciotti - by Stefano Vento (2016-03-17) - 35

In visita a Terme Vigliatore presso i locali del Mojito’s Cafè, Don Luigi Ciotti. Accolto per l’occasione, veramente eccezionale, dai titolari dell’attività e testimoni di giustizia del processo “Mustra” Benedetto Gianlombardo e Giuseppe Recupero, assieme al Presidente nazionale FAI Giuseppe Scandurra ed al coordinamento provinciale FAI Messina con i rappresentanti: Giuseppe Foti (coordinatore provinciale FAI), Salvatore Barresi (FAI Terme Vigliatore), Stefano Vento (FAI Barcellona Pozzo di Gotto), Francesco Arcadi (FAI Milazzo) e Sergio Sidoti (FAI Patti).

Con tutti i soci delle Associazioni antiracket di Terme Vigliatore e Barcellona Pozzo di Gotto anche i Sostituti Procuratori di Barcellona Pozzo di Gotto Federica Paiola, Sarah Caiazzo e Matteo De Micheli, il Vice Questore Aggiunto Mario Ceraolo, il Capitano dei Carabinieri47851196-4cf4-40f7-98cd-8d7ce59d667b Fabio Valletta ed il Tenente della Guardia di Finanza Luigi Atalarico. Presente accanto a Don Ciotti anche Cettina Merlino vedova del compianto Prof. Adolfo Parmaliana.

Una visita ricca di emozione anche per gli altri avventori dell’attività commerciale, dinnanzi ad una figura così importante come Don Ciotti per la lotta alle mafie e per il ricordo delle vittime di mafia, “le quali hanno tutte lo stesso valore e lo stesso diritto ad essere ricordate col proprio nome e cognome”, come ha precisato lo stesso Don Luigi nel suo discorso. Ha sottolineato che il Senato ha approvato all’unanimità l’istituzione del “21 Marzo” quale Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime di mafia; l’istituzione prevede, altresì, manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri, momenti comuni di ricordo dei fatti e di riflessione, anche nelle scuole di ogni ordine e grado dichiarando: “ci abbiamo messo più di 20 anni ma finalmente il nostro impegno incondizionato diventerà legge, non appena sarà approvato anche dalla Camera dei Deputati”. Il coordinamento provinciale FAI Messina rinnova l’impegno della Federazione per la manifestazione nazionale di Libera di Lunedì prossimo 21 Marzo, che quest’anno si svolgerà proprio nella città di Messina.

Corso Umberto I, n. 22 – 80138 Napoli
Tel. 081 5519771 – Tel. e fax. 081 5519555 – www.antiracket.it – info@antiracket.it

SANT’AGATA MILITELLO – Visita del Capo della Polizia Alessandro Pansa per i 25° anniversario dell’A.C.I.S.

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Giorno 12 marzo 2016 alle ore 12.00 presso il Palauxilium di Sant’Agata Militello si è svolto un importantissimo incontro promosso dalla F.A.I. Antiracket in occasione del 25° anniversario della costituzione dell’A.C.I.S, nel corso del quale è stato presentato il Premio “Vincenzo Parisi – Memoria e legalità” rivolto agli istituti scolastici santagatesi. Sono intervenuti all’evento come relatori: il Presidente F.A.I. Sant’Agata Militello Giuseppe Foti, il Sindaco di Sant’Agata Militello Carmelo Sottile, il Presidente Nazionale F.A.I.Giuseppe Scandurra, il Presidente Onorario F.A.I. Tano Grasso, il Commissario Straordinario Antiracket Santi Giuffrè e il CAPO DELLA POLIZIA ALESSANDRO PANSA.

Presenti diverse importanti autorità civili e militari della Sicilia: il dott. Giosuè Marino Prefetto Palermo, i Questori di Sicilia, il Dott. Renato Panvino 1° Dirigente e Capo centro della D.I.A. Catania, il Dott. Cosimo Maruccia Dirigente Compartimento Polstrada “Sicilia Orientale”, i dirigenti dei commissariati della provincia di Messina, il Gen. B. Riccardo Galletta Comandante Legione Sicilia, il Col. Iacopo Mannucci Benincasa Comandante Provinciale Messina, il Col. Claudio Bolognese Comandante Provinciale G.d.F. di Messina, il Dott. Di Vincenzo Carmelo Ispettore Ripartimentale delle Foreste di Messina, il Cap. di Fregata Fabio Rottini Comandante Capitaneria di Porto Milazzo, il dott. Giuseppe Antoci Presidente del Parco dei Nebrodi, diversi sindaci del comprensorio nebroideo, il Dott. Santino Franchina Vice Presidente del Consiglio Nazionale O.D.G., il Dott. Bruno Mancuso Senatore della Repubblica, le associazioni combattentistiche e d’arma U.N.U.C.I., A.N.C., A.N.F.I. e A.N.P.S., i dirigenti scolastici degli istituti santagatesi e tutti gli ex presidenti dell’A.C.I.S.

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FOTO di Chiara Sturniolo e Andrea Travaglia