SANT’ AGATA DI MILITELLO si ribella e il racket colpisce

Giornale di Sicilia (7 marzo 1992)

La guerriglia continua. Ancora attentati contro i commercianti che si ribellano al “pizzo”. Mercoledì sera e’ stato preso di mira il negozio di un altro socio dell’ Acis, l’organizzazione antiracket nata a Sant’Agata di Militello. E’ il quarto avvertimento mafioso nel giro di una settimana, nel triangolo Tortorici, Sant’Agata, Capo d’ Orlando. Un segnale inquietante alla vigilia della manifestazione antimafia indetta per oggi. Nel mirino delle cosche il negozio di calzature di Biagio Olivo. Gli uomini del racket hanno forzato la porta quindi hanno appiccato il fuoco. Ma l’ immediato intervento dei pompieri ha evitato che l’incendio si propagasse. Intanto oggi Sant’ Agata si fermerà per una grande manifestazione indetta da sindacati e organizzazioni di categoria. Saracinesche abbassate, scuole e uffici chiusi, la gente in piazza con il segretario generale della Cgil Bruno Trentin e il vescovo di Patti Ignazio Zambito. Ma il paese comincia a subire i primi contraccolpi di questo stato di tensione e la paura potrebbe vincere la voglia di ribellarsi.

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