SANT’AGATA MILITELLO – Bomba alla vigilia della prima manifestazione pubblica dell’ A.C.I.S.

1° conferenza ACIS

Gli uomini del racket non potevano mancare all’appuntamento. Hanno voluto, anzi, anticiparlo. Sabato notte un’ esplosione ha preceduto la prima uscita pubblica dell’ Acis (Associazione commercianti e imprenditori di Sant’ Agata); un’ altra organizzazione di operatori economici che non intendono piegarsi alla legge del “pizzo”. Lo scoppio ha provocato pochi danni: un’ azione dimostrativa, un tipico “avvertimento”, una chiara intimidazione di cosche mafiose impudenti. L’ Acis e’ nata sull’ onda dell’ esperienza maturata da Tano Grasso e da altri coraggiosi commercianti nella vicina Capo d’ Orlando. Dopo settimane di preparativi e’ stata organizzata la prima manifestazione pubblica, l’ atto di nascita ufficiale. Invitati, per l’ occasione, esponenti del mondo della cultura e delle istituzioni, nativi proprio di Sant’ Agata: dallo scrittore Vincenzo Consolo all’ ex prefetto Enzo Vicari. Doveva essere un momento di festa, ma anche l’ inizio di una battaglia durissima che portera’ i commercianti in tribunale per confermare le accuse contro i taglieggiatori. E la mafia, che poteva scegliere forme di intimidazione piu’ velate, ha deciso di lanciare un messaggio plateale. L’ esplosione e’ avvenuta intorno alle 2.30. L’ ordigno, una miscela di plastico e tritolo, e’ stato piazzato all’ ingresso dello splendido Museo dei Nebrodi, dove tutto era pronto per la manifestazione. Distrutte le cinque porte a vetri dell’ atrio; la gente, svegliata nel cuore della notte, ha pensato addirittura ad un attentato contro la vicina caserma dei carabinieri. I commercianti non hanno minimamente modificato i loro programmi. Ieri mattina la manifestazione si e’ svolta regolarmente nonostante la tensione. “E stata un’ inaugurazione col botto, . ha cercato di sdrammatizzare il presidente dell’ Acis Gaetano Zuccarello .. Ora abbiamo un motivo in piu’ per continuare e chiedere l’ adesione di altri commercianti”. Gli impegni che attendono l’ Acis non sono facili; tra qualche settimana nel tribunale di Patti comincera’ il processo al clan Marotta accusato di controllare il racket delle estorsioni nella zona, e i commercianti si costituiranno parte civile. Alfio Sciacca

Sciacca Alfio  Corriere della Sera (17 febbraio 1992)

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